Melatonina, elisir di lunga giovinezza
Grazie ad importanti studi medici si è scoperto che la melatonina può frenare il processo d’invecchiamento.
Perché invecchiamo
Il Dr. Walter Pierpaoli, medico chirurgo, da oltre 35 anni conduce ricerche e studi clinici sul ruolo della Melatonina all”interno del processo d’invecchiamento.
Cominciamo con un assunto fondamentale: tutta la nostra vita, dalla nascita alla morte, è scandita dai ritmi planetari circadiani e stagionali.
Crescita, fertilità, invecchiamento dipendono da questi “ritmi biologici”.
Finché le cellule del nostro organismo procedono in sintonia con tali cicli tutto va avanti al meglio e noi continuiamo ad essere giovani, forti, sani, energici; ma quando tale sincronia viene meno allora inizia il processo d’invecchiamento.
L’invecchiamento, quindi, è dovuto alla rottura della “sintonia” tra i nostri ormoni e i ritmi del Pianeta (circadiani e stagionali).
Questo rapporto viene regolato dalle strutture del sistema nervoso facenti parte del circuito cerebrale ipotalamo-ipofisi-pineale.
Le prime avvisaglie che è iniziato il processo di decadimento dei nostri ormoni sono l’ appiattimento del picco notturno di melatonina e la diminuzione dei livelli dello zinco nel sangue. Questo provoca, a sua volta, alterazioni del sonno, perdita di forza fisica e di vigore sessuale, minor resistenza alle infezioni: tutti inconvenienti associati alla vecchiaia.
L’importanza della melatonina per non invecchiare
Se riuscissimo a trovare un modo per far andare di pari passo il più a lungo possibile i nostri ormoni e i cicli della natura, non invecchieremmo.
Ed è proprio qui che la melatonina entra in gioco come valida alleata della nostra giovinezza.
Il binomio melatonina-zinco è fondamentale per ristabilire la sincronia tra ormoni e ritmi circadiani e stagionali del Pianeta.
Ma in che modo tali sostanze agiscono sul nostro organismo frenando il decadimento ormonale e facendoci restare giovani?
Questi due preziosi elementi influenzano il lavoro della ghiandola pineale.
La pineale produce melatonina solo di notte. Ma se noi assumiamo melatonina alla sera, la pineale viene messa a riposo e, dunque, non deve faticare per produrla.
Se la ghiandola pineale non è impegnata nella produzione di melatonina può produrre altre molecole fondamentali che manterranno lo stato giovanile della ghiandola stessa e del nostro corpo, ma persino saranno in grado di invertire, nei limiti del possibile se non è troppo tardi, il processo d’ invecchiamento.
Quindi, ricapitolando: l’invecchiamento è perfettamente frenabile e reversibile con la melatonina purissima associata allo zinco in quanto questi due elementi combinati mantengono giovane la ghiandola pineale e riportano l’armonia tra ormoni e ritmi naturali del Pianeta.
Cibi ricchi di melatonina
Per fare il pieno di questo “elisir” amico della nostra giovinezza ecco gli alimenti che ne contengono in maggiore quantità: riso integrale, avena, cipolle, asparagi, banane, noci, zenzero.
Per assumere lo zinco, invece, è bene consumare quotidianamente legumi come fagioli, ceci e lenticchie ma anche mandorle, anacardi, pinoli e semi di girasole rappresentano un’ottima fonte di questo minerale.
Per maggiori informazioni sugli studi condotti dal Dottor Walter Pierpaoli: