Intossicazione da metalli pesanti
L’intossicazione da metalli pesanti è alla base di moltissime malattie croniche e degenerative. Come prevenirla e curarla.
Cosa sono i metalli pesanti
Come spiega il Dr. Fabrizio De Gasperis, medico chirurgo, odontoiatra, presidente e fondatore dell’Associazione italiana Kousmine, i metalli pesanti sono quei metalli la cui densità è maggiore a 5 grammi per centimetro cubo.
All’interno del nostro organismo sono presenti 2 categorie di metalli: quelli che, in minime quantità, sono necessari per la nostra salute (ferro, litio, cobalto, rame, selenio, silicio); e quelli che, a prescindere dalla quantità, sono tossici e nocivi (mercurio, piombo, cromo, arsenico, cadmio, tallio)
L’OMS ha dichiarato che anche 1 solo mg di mercurio è dannosissimo per l’organismo.
Dove troviamo i metalli pesanti
Purtroppo evitare i metalli pesanti non è così semplice in quanto si trovano, praticamente, ovunque:
1) otturazioni odontoiatriche in amalgama d’ argento;
2) cibo (in particolar modo il pesce);
3) bevande (anche la comunissima acqua del rubinetto oppure quella in bottiglie di plastica);
4) aria (inquinata da emissioni industriali e mezzi di trasporto);
5) tessuti di abbigliamento (in particolare tessuti idrorepellenti);
6) deodoranti con sali d’alluminio (anche l’allume di rocca);
7) vernici (tra cui gli smalti per unghie);
8) posate e pentole in alluminio;
9) vaccini.
I metalli pesanti si accumulano in determinati organi, come reni, fegato, ossa, tessuti adiposi e vi restano per moltissimi anni causando gravi problemi di salute.
Infatti queste sostanze sono collegate a malattie croniche degenerative (sclerosi multipla, autismo, alzheimer, fibromialgia, cancro) nonché alla precocità d’insorgenza.
Anche l’aumento di casi di depressione è strettamente legato all’intossicazione da metalli pesanti.
Primi sintomi d’intossicazione da metalli pesanti
1) nausea e vomito;
2) diarrea;
3) sapore metallico in bocca;
4) sudorazione alterata;
5) aumento di pressione;
6) problemi di respirazione;
7) debolezza e stanchezza cronica;
8) insonnia;
9) sbalzi di umore senza ragione.
Terapia chelante e alimentazione
Per verificare il quantitativo di metalli pesanti presenti nell’organismo è necessario un esame del sangue e delle urine.
Qualora il medico lo ritenga opportuno può prescrivere la terapia chelante che consiste in un’infusione venosa (da 1 a 3 a settimana) di EDTA, acido etilendiaminotetraacetico (una sostanza naturale simile all’aceto), il quale attira a sé i metalli pesanti e poi li fa espellere dall’organismo.
Ogni seduta viene eseguita monitorando pressione e battiti cardiaci.
Ogni 5 flebo di EDTA viene eseguito un esame per verificare la presenza di metalli pesanti nelle urine nelle 24 ore e monitorare come e quanto il corpo riesce ad espellerli.
I miglioramenti iniziano ad avvertirsi dopo almeno 5 flebo.
Alimentazione ed eliminazione dei metalli pesanti
Ovviamente l’EDTA da solo non basta, bisogna agire quotidianamente a partire dal piatto.
Infatti l’alimentazione gioca un ruolo decisivo nel processo di prevenzione e disintossicazione.
Gli ortaggi crudi, specialmente quelli a foglia verde (spinaci, bietole, broccoli, insalate, catalogna) ricchissimi di clorofilla dalle proprietà depurative, rappresentano un aiuto fondamentale nella depurazione dell’organismo e nell’eliminazione delle scorie.
Cerchiamo di acquistarli il più possibile da contadini di cui conosciamo i metodi di produzione e, comunque, laviamo sempre molto bene prima del consumo.
Carciofi e cardo mariano sono molto efficaci nella depurazione del fegato
Anche l’alga clorella, grazie all’elevato contenuto di clorofilla, svolge una funzione di “spazzina” e ci aiuta ad espellere dal corpo le sostanze tossiche.
Infine la zeolite, minerale vulcanico reperibile in tutte le erboristerie, in polvere o pastiglie, è un ottimo chelante.
Fondamentale il depuratore dell’acqua per eliminare, quanto più possibile, ogni traccia di metalli pesanti.
E’ inoltre importante:
– far sostituire le otturazioni fatte con l’amalgama d’argento;
– utilizzare pentole in terracotta e posate in legno naturale;
– vestirsi con tessuti naturali come cotone e lino ed evitare gli smalti per unghie e i deodoranti con sali d’alluminio.
Per maggiori info: https://www.fabriziodegasperis.it/servizi/terapia-chelante/