Vini vegani, consigli per riconoscerli
Oltre a ciò che si mangia è importante selezionare anche ciò che si beve. Vediamo come trovare vini vegani per brindisi cruelty free.
Vini vegani e alimentazione cruelty free
Il popolo vegan cresce di giorno in giorno: sono sempre di più le persone che per ragioni di etica, ecologia o salute scelgono di eliminare dal loro piatto tutti i prodotti di origine animale.
Chi opta per un’alimentazione vegana smette di mangiare:
– carne, salumi e insaccati;
– pesce;
– latte e latticini (burro, panna, yogurt, gelato, formaggi);
– uova;
– miele.
Non solo: chi aderisce al veganismo al 100% rifiuta ogni forma di sfruttamento e, dunque, evita anche di utilizzare abbigliamento, accessori, detergenti e cosmetici che contengano derivati di origine animale.
Se ormai gran parte dei ristoranti e bistrot si sono adeguati e presentano nel menù qualche proposta di piatti vegani, non è così semplice reperire, invece, i vini vegani.
Il vino, in teoria, dovrebbe essere sempre vegano in quanto derivante dall’uva che è un frutto, ma, purtroppo, non è affatto così.
La maggior parte dei vini viene filtrato con chiarificanti di origine animale come albumina d’uovo, colla di pesce, caseina, gelatina.
Purtroppo molti ristoratori, sommelier o venditori non sono adeguatamente preparati e non sanno fornire queste informazioni ai clienti.
Come riconoscere i vini vegani
Ad oggi in Italia non esiste una normativa che renda obbligatorio il marchio “Vegan” sui vini e, dunque, riconoscere i vini vegani per il consumatore è alquanto difficile. Come fare allora? Rinunciare ad un buon bicchiere di vino con gli amici? Certo che no!
Molti viticoltori che usano solo chiarificanti vegetali, per fortuna, ci tengono a sottolinearlo e lo riportano in modo chiaro in etichetta aiutando, così, vegetariani e vegani.
Inoltre un valido aiuto, per chi segue un’alimentazione vegana, per orientarsi nel variegato mondo di vini e alcolici è il sito http://www.barnivore.com che riporta in modo chiaro quali sono i vini vegani e anche le birre e i liquori che non impiegano alcun tipo di prodotto animale.
Un altro metodo di controllo di cui il consumatore può usufruire è costituito dal marchio Qualità Vegetariana Vegan che l’Associazione Vegetariana Italiana (AVI) rilascia solo ad aziende e imprese che soddisfano determinati requisiti in tutte le fasi della produzione e del confezionamento.
Insomma, per i vegani amanti del vino, reperire vini vegani in Italia richiede ancora un po’ di sforzo ma ne vale la pena per potersi godere allegri brindisi cruelty free.