RadioVeg.it, informare per cambiare. Intervista a Grazia Cominato
Oggi parliamo con Grazia Cominato, caporedattrice di RadioVeg.it, la web radio interamente dedicata al mondo Vegan.
RadioVeg.it e la cultura Vegan
Da quanto esiste RadioVeg.it? Come è nata e con quale obiettivo?
RadioVeg.it è nata ufficialmente il 21 marzo 2015, abbiamo quindi appena festeggiato il nostro quarto compleanno. E’ nata per promuovere, spiegare e suggerire la scelta Veg, ma, soprattutto, per stare dalla parte degli animali. Diamo loro voce tramite le interviste al meraviglioso mondo dell’animalismo e dell’antispecismo.
In cosa vuole fare la differenza?
RadioVeg.it è la prima e unica radio italiana che tratta questi argomenti e che, essendo una web radio, ha contatti con tutto il mondo veg. Fa da trait d’union tra tutte le realtà animaliste, antispeciste e veg sia nazionali sia internazionali. Sono infatti tantissimi gli ascoltatori che ci seguono dall’estero. Ce ne sono alcuni che, pur non essendo veg, ci ascoltano perché trovano la nostra programmazione musicale molto dinamica ed energetica. Tra una canzone e l’altra speriamo di sensibilizzare anche loro sugli argomenti che ci stanno a cuore.
Quali sono le rubriche firmate RadioVeg.it?
Le nostre proposte sono tutte targate RadioVeg.it, non ci avvaliamo di servizi esterni. Le nostre sono tutte rubriche autoprodotte o preparate appositamente per noi dai nostri collaboratori. Sarebbe difficile trovare servizi o rubriche pre-confezionate che trattino come vogliamo noi i “nostri” argomenti. Inoltre vogliamo essere “originali” e la nostra forza è che dietro le quinte lavorano sia persone che fanno radio da decenni sia professionisti nel campo della comunicazione.
Fra tutti i collaboratori voglio ricordare la Dott.ssa Annamaria Manzoni, che ci fornisce sempre tanti spunti per riflettere. Non posso non citare Marco Urbisci che, oltre a essere nostro speaker, tiene una rubrica durante la quale affronta gli argomenti che si possono ritrovare anche nel suo libro DEA- Dieta Energia Alta.
Questi sono solo due dei tanti. Io personalmente curo la rubrica Bimbi Sani Bimbi Vegani che prevede, oltre agli aggiornamenti circa la crescita dei bimbi vegani, anche le pillole nutrizionali della Dott.ssa Denise Filippin. Tengo anche la rubrica BiblioVeg.it di divulgazione editoriale vegana, animalista e antispecista.
E per il futuro, cosa bolle in pentola?
Parafrasando il più noto modo di dire, c’è tanto “seitan” al fuoco, tanti nuovi amici sono saliti a bordo e stanno iniziando il loro cammino con noi. Tra le nuove rubriche c’è ViaggiaVeg.it che verrà curata da Roberto Rossi di Vegani in viaggio e da Valentina Niglio del blog Il Brutto Broccolo. In cantiere ci sono anche una rubrica di igienismo a cura di Marco Mularoni e una di filosofia tenuta da Luca Brovelli.
Ha appena debuttato il progetto “MAMMA SONO VEGANO” che mi vede coinvolta come attrice assieme a Giorgio Immesi e sta per partire la versione video… ne sentirete parlare!
RadioVeg.it, Grazia Cominato e la scelta Vegana
Che cos’è per te il Veganismo? Cosa ti ha spinta a questa scelta?
Il veganismo è una rivoluzione, anzi un’ evoluzione necessaria se vogliamo invertire la rotta. Il mondo e l’umanità stanno andando verso l’autodistruzione, è quindi necessaria una presa di coscienza globale. Questo può solo avvenire se si fa “pace” con tutti gli esseri viventi che condividono con noi il pianeta e con il pianeta stesso. Nella speranza che non sia troppo tardi!
La mia scelta veg risale a molto tempo fa. Sono stata vegetariana per tanti anni poi, per motivi vari, sono tornata, purtroppo, ad essere onnivora finché mi sono svegliata e mi sono data dell’idiota. Devo essere anche riconoscente al progetto di RadioVeg.it perché, grazie a ciò, sono entrata in possesso di tutte quelle informazioni che non avevo prima. Mi sono resa conto che non ha neppure più senso essere “solo” vegetariana. Oltre tutto, iniziando a collaborare fin dall’inizio in modo molto attivo con la Radio non mi sembrava neppure corretto predicare bene e razzolare male!
Ricordi un’ intervista che ti è rimasta nel cuore e perché?
Caspita, ne ho fatte così tante! A loro modo sono tutte belle, coinvolgenti ed interessanti. Le storie che mi raccontano le persone sono pezzi di vita importanti per loro, quindi non posso sceglierne una piuttosto che un’altra.
Mi colpiscono sempre tantissimo le mamme che mi aggiornano sui progressi dei loro bimbi vegani per la mia rubrica Bimbi Sani Bimbi Vegani. Portano avanti una vera e propria battaglia con determinazione e coraggio visti tutti gli ostacoli che devono affrontare con amici e parenti, per non parlare delle istituzioni scolastiche. Non è facile mantenere la calma quando si trovano davanti ad un menù che prevede la somministrazione quotidiana di alimenti a base di proteine animali. Ci vuole tanto equilibrio anche quando arrivano le feste di compleanno dove il buffet è fatto prevalentemente da pizza, patatine, coca cola e dolci preconfezionati. Parlo di equilibrio perché devono trovare il giusto compromesso affinché i bimbi non vengano etichettati come quelli “strani” e non si sentano emarginati. Insomma un bell’impegno, soprattutto se si ritrovano il marito che non condivide questa scelta!
Poi mi colpiscono tantissimo i volontari che dedicano tutto il loro impegno nei rifugi. Queste persone meravigliose dedicano ogni secondo e ogni centesimo a coloro che sono diventati la loro vera famiglia.
Quale il personaggio vegano intervistato che ti ha colpito di più e perché?
Dipende da cosa si intende per “personaggio”. Se si intende persona famosa da “copertina” purtroppo non ne ho ancora intervistato uno. Mi piacerebbe tanto intervistare Bryan Adams, la sua musica mi ha fatto compagnia negli anni ’90. Nel mondo Veg, invece, mi ha colpito molto il DJ TYLER of Gaia che si divide tra musica, natura, arte e viaggi mitologici.
Poi, un aneddoto, tra mie le tante esperienze artistiche, in passato sono stata anche cantante e c’è stato un periodo in cui facevo parte di un trio musicale dove il tastierista era un “tale” Diego. Scioltosi il trio, che si chiamava FaDiesis, ho perso il contatto con gli altri due componenti.
Ebbene, in concomitanza con la nascita di RadioVeg.it sono venuta a sapere che Diego, aveva mollato tutto per solcare i mari, era diventato skipper ma, soprattutto era diventato vegano fruttariano. Parlo di Diego Pagani, autore del libro La Frutta che Paradiso. Ha aperto un ristorante crudista ed ora, su RadioVeg.it mandiamo spesso in onda i suoi contributi audio che sono tutti molto interessanti ed “illuminanti”.
Perché oggi il mondo ha bisogno di “cultura VEGAN”?
Bella domandona per finire questa intervista! Purtroppo il livello culturale odierno è ai minimi termini, anzi oserei dire addirittura al di sotto.
Il mondo ha bisogno di cultura VEGAN perché non esiste, perché i mass media non hanno interesse a divulgarla e, quando tenta di affrontare il discorso, lo fa solo per screditarla, per ridicolarizzarla o, peggio ancora, per divulgare notizie senza fondamento che mandano nel panico le persone che, ovviamente, si guardano bene dall’approfondire il discorso attingendo da fonti serie e preparate. Purtroppo anche nel campo medico la fa da padrona una ignoranza paurosa, nel senso etimologico del termine ovvero sia nel senso di “ignorare”- “non conoscere”. Sono ancora troppi i medici che non considerano l’alimentazione come aspetto fondamentale per la salute e, quei pochi che lo fanno si limitano alle nozioni, tra l’altro pochissime e scorrettissime, che hanno appreso nel corso dei loro studi. Una persona vegana può già ritenersi molto fortunata se ha un medico di base che accetta la sua scelta senza criticare.
Tasto dolente è anche il discorso ambientale legato alla cultura Vegan, non c’è assolutamente la consapevolezza che i cambiamenti climatici sono strettamente legati alla scelta alimentare.
Lascio volutamente per ultimo l’aspetto fondamentale di questa scelta che è la mancanza di empatia verso gli animali non umani. Questo è forse il compito più difficile perché è proprio da lì che deve partire il tutto e l’empatia è difficile da far sbocciare, soprattutto perché alle spalle abbiamo secoli di vita antropocentrica che hanno tramandato di generazione in generazione tradizioni basate sullo sfruttamento animale tradizioni anacronistiche che non hanno più senso al giorno d’oggi!