Alberto Rusciano: no al vegan “fai da te” e ai troppi cereali
Scopriamo come si nutre Alberto Rusciano, atleta e personal trainer vegano, fondatore di Corpo Vegano e contrario al “fai da te”.
Chi è Alberto Rusciano
Alberto Rusciano nasce come atleta bodybuilder e in seguito personal trainer-preparatore atletico. La formazione professionale comincia nel 1995 con l’ISEF (oggi Scienze Motorie), per poi proseguire con master e percorsi formativi di enti e associazioni sportive.
A partire dal 2011 si specializza in alimentazione vegana applicata allo sport.
Nell’estate del 2014 fonda Corpo Vegano insieme al collega e amico Maurizio Falasconi.
Vegan non è sempre sinonimo di “sano”
Oggi il vegan è argomento di attualità.
Se da un lato ciò ha favorito il passaggio d’informazioni, d’altro canto ha dato spazio anche ad un pericoloso “fai da te” nutrizionale.
Di conseguenza, come spesso sottolinea Alberto Rusciano, molti si sono improvvisati coach alimentari senza avere una formazione adeguata e altri sono diventati vegani dalla sera alla mattina, introducendo e togliendo alimenti a caso e provocando danni alla propria salute.
Secondo Rusciano, invece, l’approccio migliore per diventare vegan senza “effetti collaterali”, sta nel non imporsi di diventarlo subito, ma cominciando una graduale “disintossicazione” per imparare a costruire i presupposti per essere pronti a nutrirsi, in futuro, di soli vegetali.
Dunque prima si eliminerà la carne, poi il pesce e poi, via via, tutti i derivati animali fino ad arrivare ad un’alimentazione non solo 100% vegetale ma anche sana e bilanciata.
Come si nutre Alberto Rusciano
Per un atleta e coach sportivo avere un’alimentazione corretta è fondamentale sia per le proprie personali prestazioni sia per dare il buon esempio a chi si affida a lui.
Alberto Rusciano consiglia di non abusare dei cereali e privilegiare quelli integrali rispetto a quelli raffinati, cercando di alternarli il più possibile.
Non mangiare, quindi, sempre e solo pasta ma iniziare a sperimentare ricette con il riso (dall’elevato potere antinfiammatorio), miglio, avena, farro.
Ancor meglio gli pseudocereali come amaranto, quinoa e grano: privi di glutine ma ricchissimi di vitamine, minerali e amminoacidi essenziali.
La pasta, invece, è ammessa una volta alla settimana ma solo se fatta con grani antichi.
Come spiega Alberto Rusciano, la pasta oggi contiene troppo glutine. Un po’ di glutine in un’alimentazione equilibrata non fa male, ma la pasta industriale, spesso, ne contiene davvero troppo e questo basta a farne un alimento non ottimale per una persona, e un atleta in particolare, il cui obiettivo è avere un organismo pulito e disintossicato, pieno di energia.
Non devono poi mancare la frutta e abbondanti ortaggi preferibilmente crudi che, oltre a sostenere il sistema immunitario, hanno una funzione antiossidante fondamentale per chi pratica sport.
Alberto :si al non fai da te,no al cambiamento da un giorno all’altro,perche è possibile. Purche fatto con responsabilità!
Ad oggi a seguito di analisi è tutto nella norma,anzi di piu della norma,in positivo.
Pero’ non ho fatto un salto nel buio,ma un anno di ricerche inforative,sul come sostituire.
Poi ho prefissato una data e fatto un cambiamento per etica,che non riguarda solo la alimentazione,ma il vivere il piu possibile vegan.
Oramai felicemente vegan da 9anni cambiamento in un giorno.
Ottima scelta! Complimenti.