Alimentazione e disturbi legati all’ansia (attacchi di panico) …… ci sono correlazioni? Parte 1
“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”
(Ippocrate 470–377 A.C.)
Incominciamo col dire in breve in cosa consiste un attacco di panico, quali sono le cause, i sintomi ed infine ci concentreremo sul cibo e i potenziali effetti di prevenzione che può avere.
Un attacco di panico è un’alterazione della percezione della normale reazione della paura che viene interpretata dal corpo come un’improvvisa sensazione di intensa paura che si sviluppa senza una ragione apparente e che provoca serie reazioni fisiche. Più nello specifico, l’adrenalina (neurotrasmettitore) che viene fisiologicamente prodotta durante la condizione corporea denominata “lotta e fuga”, viene prodotta in quantità eccessiva a quella che dovrebbe essere: il risultato di questo alterato processo biochimico è un insieme di sgradevoli sensazioni debilitanti e soprattutto di un intollerabile livello di paura percepita.
A tutti può capitare durante il corso della vita di avere uno o due attacchi di panico, determinati da diversi fattori; tuttavia, se gli attacchi di panico sono frequenti o il soggetto percepisce un’intensa ansia riguardo la possibilità che l’episodio si possa ripetere, allora si parla di “DAP”, disturbo da attacchi di panico. Le cause non sono ad oggi ben identificate, tuttavia possiamo includere alcuni fattori:
- la disfunzione della produzione dell’adrenalina alla naturale risposta dell’organismo in condizioni di “lotta e fuga” (come già anticipato), genetica, stress, violenze ed abusi sessuali durante l’infanzia, un evento traumatico.
Un’altra suddivisione delle probabili cause scatenanti l’attacco di panico, è la seguente:
- cause fisiche (diete, bassa pressione, ipoglicemia, sostanze stupefacenti, reazione ai farmaci, crisi di astinenza da alcool, sigarette, etc.),
- cause emotive/psichiche (nervi logori che fanno da innesco a depressione, ansia, iperventilazione, etc.).
I sintomi sono svariati:
- aumento della frequenza cardiaca o palpitazioni,
- paura,
- tremore,
- brividi,
- disorientamento,
- vertigine,
- iperventilazione,
- sensazione di irrealtà,
- confusione mentale,
- percezione accentuata,
- dispnea,
- cefalea, un senso di morte imminente,
- senso di svenimento,
- sensazione di impotenza verso qualcosa di inimmaginabilmente terribile che ci colpirà,
- depersonalizzazione,
- ipocondria,
- deja-vu,
- oppressione al torace,
- nodo alla gola,
- pianto,
- vampate di calore,
- difficoltà a deglutire,
- sudorazione,
- intorpidimento/formicolio del viso,
- bocca,
- mani e piedi,
- parti distali sudate e fredde …… .
Dopo questo breve excursus su cosa sia un attacco di panico, le possibili cause e i sintomi principali, ora analizziamo quali strumenti sono scientificamente riconosciuti per tentare di liberarsi dagli attacchi di panico. Sicuramente la psicoterapia è fondamentale! Una terapia farmacologica può essere di aiuto.
E l’alimentazione? Può in qualche modo aiutare? La risposta è sì!
La serotonina è il neurotrasmettitore che agisce sull’umore (viene chiamato anche ormone del buonumore), quindi strettamente correlato agli stadi depressivi ed all’ansia. E’ presente principalmente nel sistema nervoso centrale dove è coinvolto nella regolazione dell’umore, l’appetito, il sonno, la memoria e l’apprendimento. e nel tratto gastro-intestinale. I valori nel sangue di questo neurotrasmettitore, si devono attestare in un range compreso tra 101 e 283 ng/ml (controllabile attraverso l’emocromo). La sua carenza può avere come conseguenza la depressione, gli attacchi di panico, insonnia, etc.. Il precursore della serotonina, è un amminoacido denominato Triptofano.
Alimenti ricchi di triptofano, posso influire positivamente sull’incremento della serotonina. Un altro amminoacido che diversi studi hanno messo in correlazione con la riduzione dell’agitazione e dell’ansia, è la tirosina che è un precursore della dopamina, noradrenalina ed adrenalina.
Nel prossimo articolo “Alimentazione e disturbi legati all’ansia (attacchi di panico) …… ci sono correlazioni? PARTE SECONDA” parleremo dell’elenco di alimenti che possono agire positivamente contro l’ansia.
Vittorio Togni
Dr. in scienze biologiche e biologia applicata alle scienze della nutrizione
Pingback: Alimentazione e disturbi legati all’ansia 2 | Inside Wellness