Ricerca scientifica senza animali in Sicilia
A Ragusa è nato un centro di ricerca scientifica che non fa sperimentazioni su animali, tutela l’ambiente e favorisce l’interdisciplinarità.
Come nasce il progetto di una ricerca scientifica etica
Il progetto “Il Parco Scientifico di Salipetra” IRSE-SESP (Istituto di Ricerca Scientifica Etica/Salipetra Ethical Science Park) è nato da un’idea del Dott. Daniele Tedeschi, Biologo PhD in Fisiologia e Scienziato, con un ruolo attivo e di rilevanza in diverse associazioni nazionali ed internazionali etiche (LIMAV, OSA, Penco BioScience, OIPA-ONU, I-Care network).
E’ stato, in seguito sviluppato dall’associazione di promozione sociale CeBioFF per incentivare l’utilizzo di nuove tecniche di ricerca che siano etiche, ecosostenibili e, al tempo stesso, moderne e all’avanguardia.
L’obiettivo di questo virtuoso progetto è la costruzione del Parco Scientifico Etico di Salipetra che dovrà rilanciare la meravigliosa isola attraverso una ricerca scientifica etica.
Affermare l’importanza della Sicilia nel terzo millennio, epoca in cui c’è sempre più bisogno di realtà operative innovative e funzionali, che propongano soluzioni alternative rispetto a quelle applicate nei secoli scorsi che hanno condotto a sofferenza animale e distruzione ambientale.
Qui verranno implementati metodi di ricerca più avanzati e, dunque, più efficaci e che opereranno nel pieno rispetto degli animali e dell’ambiente.
Collaborazione e interdisciplinarità della nuova ricerca scientifica
Le ragioni che hanno portato al sorgere del Centro sono sia etici sia scientifici. Da un lato la scelta etica di non utilizzare modelli animali sottoponendoli a trattamenti, talvolta, molto dolorosi e letali.
Dall’altro lato vi è anche la voglia di utilizzare modelli di ricerca scientifica avanzati come l’uso di bioreattori, microchip, sistemi cellulari complessi, modelli informatici e di ingegneria biomolecolare.
A tal proposito il progetto del Parco Scientifico di Salipetra si avvale della collaborazione con Penco BioScience ONG. Ciò servirà a dare un forte impulso alla normativa ed agli studi diretti su organi e tessuti post-operatori o post-mortem.
In Italia infatti, ad oggi, il corpo viene studiato a fini criminologici per esigenze legali, ma non al fine di comprendere quale meccanismo sia stato coinvolto p.e. nella degenerazione del tessuto cerebrale durante una patologia invalidante come l’Alzheimer o il Parkinson.
La ricerca scientifica condotta all’interno del Parco Scientifico di Salipetra, invece, punta a fare proprio questo: arrivare alle cause!
Non è previsto uno stabulario all’interno dei laboratori. Sarà un’area naturale, una zona protetta per gli animali e l’ambiente anche dal punto di vista degli stessi edifici ecocompatibili e, ove possibile, in parte sotterranei in modo da non modificare la linea dell’orizzonte e per maggior sicurezza sismica.
Sarà un’area ecosostenibile alimentata da un ciclo energetico chiuso
Sarà un parco scientifico per la formazione non solo di altri scienziati ma anche della società civile, con momenti e movimenti culturali aperti ed interdisciplinari fino alle arti umanistiche. Sarà un’area aperta in cui associazioni e società civile possano entrare liberamente
Il punto forte di questo nuovo metodo, infatti, sarà proprio l’interdisciplinarità. All’interno del Parco Scientifico collaboreranno professionisti provenienti da diversi ambiti ma potranno apportare il loro contributo anche persone non del mestiere, pensionati, volontari: ognuno farà ciò di cui è capace senza discriminazione alcuna.
Per maggiori info:
http://anticancernutrition.org/