Sempre più bambini con allergie: alimentazione e stile di vita sono determinanti
Per prevenire le allergie specie nei bambini alimentazione e stile di vita sono importanti quanto la genetica.
Le allergie nei bambini
Le allergie sono molto diffuse tra i bambini: questo fenomeno è in aumento ogni anno.
Come spiega il Professor Attilio Boner, Direttore dell’ Unità ospedaliera Pediatrica a Verona, oggi circa il 50% dei bambini è affetto da una o più patologie allergiche.
Eppure fino a 30 anni fa non era così. Che cosa è cambiato?
E’ cambiato, soprattutto, lo stile di vita!
Fino a 30 anni fa i bambini mangiavano molta più frutta e verdura di stagione mentre oggi si nutrono di merendine e patatine che non apportano nutrienti necessari. Prima, usciti da scuola o dall’asilo, i piccoli giocavano all’aria aperta con gli amichetti; oggi stanno chiusi in camera a giocare al computer o ai videogiochi e questa ridotta esposizione all’aria aperta e alla luce del sole non consente la produzione di vitamina D.
La prima malattia allergica che si sviluppa già a pochi mesi dalla nascita, come spiega il Professor Boner, è la dermatite atopica: arrossamento del viso e delle mani del piccolo con fastidioso prurito che non lo lascia dormire.
Ma il sonno è importantissimo per lo sviluppo cognitivo dell’essere umano. Dunque un bambino affetto da dermatite atopica avrà più probabilità di sviluppare problemi neurologici, ansia e depressione in età adulta.
La causa principale della comparsa della dermatite è la riduzione dell’effetto barriera della cute: gli allergeni vanno a contatto con il sistema immunitario e, in tal modo, virus e batteri entrano più facilmente.
Come trattare un neonato affetto da dermatite atopica
Il bambino deve fare il bagno in ammollo per 15 minuti con una soluzione salina. Poi bisogna lavarlo con un sapone leggermente acido e, infine, applicare olio o crema emolliente per non far disidratare la pelle.
Si può essere allergici a più cose contemporaneamente, le cosiddette “allergie crociate”.
Molti sostengono di essere allergici a frutta e verdura ma in realtà non è così. Le allergie a frutta o verdura sono solo una reazione crociata ai pollini (l’allergia alle graminacee, ad esempio, provoca fastidio quando si mangiano i pomodori; l’allergia alla betulla causa fastidio verso la mela).
Allergie, alimentazione e stile di vita
Come lo stesso Professor Boner sottolinea, alimentazione e stile di vita sono importanti quanto la genetica nell’insorgenza delle allergie.
E’ stato dimostrato che lo stress in gravidanza, ad esempio, raddoppia le probabilità di far nascere un bambino allergico che, a sua volta, trasmetterà le sue allergie ai propri figli.
Lo stress è un vero e proprio “inquinante” che ha ripercussioni per almeno 2 generazioni.
Altro fattore aggravante è l’inquinamento atmosferico: il materiale corpuscolato emesso dai motori si attacca al polline che, per difendersi dalle sostanze tossiche, produce proteasi che alterano le funzioni delle cellule, le indeboliscono rendendole più facilmente esposte a virus e batteri.
L’alimentazione ha un’ importanza primaria: chi non mangia abbastanza frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura fresche e di stagione e, prevalentemente, crude) aggrava questa situazione in quanto non ha abbastanza sostanze antiossidanti per reagire allo stress ossidativo prodotto dagli agenti atmosferici inquinanti e ha un sistema immunitario più debole a causa della carenza di vitamine e minerali presenti negli ortaggi freschi.
Come prevenire le allergie nei bambini
Per prima cosa è fondamentale nutrire il neonato con il latte materno il più a lungo possibile in quanto in esso sono contenute le citochine, proteine con effetti protettivi nei confronti delle allergie.
Introdurre frutta e verdura a partire dal quarto mese poiché aumentano la flora batterica del bambino, rinforzano le difese immunitarie e svolgono una funzione antiossidante.
Cercare di far passare al piccolo più tempo possibile all’aria aperta e, se necessario, somministrare un integratore di Vitamina D (sempre consultandosi prima con il pediatra).
Mantenere un’ottima igiene personale: bagno quotidiano con saponi leggermente acidi, lavare sempre le mani e praticare ogni giorno la pulizia nasale con un’apposita soluzione fisiologica (si trova in farmacia o erboristeria ed è una pratica velocissima e molto semplice).
Infine, per prevenire la dermatite atopica, fin dai primi giorni di vita, dopo il bagnetto, ungere la pelle del neonato con un olio emolliente.